venerdì 28 giugno 2013

bene

bene!!!

LEGGI L'ARTICOLO DEL CORRIERE DELLA SERA


Gloria e Pam nella Milano da bere corriere della sera  21 giugno 2013 recensione del bravissimo Severino Colombo.
Il giornalista ha centrato in pieno, con un fermo immagine, quello che volevo dire nel mio romanzo, una recensione chiara e nitida, fresca e leggera come pochi sarebbero riusciti a fare.

mercoledì 12 giugno 2013

Vi aspetto
venerdì 14 giugno ore 19,30
Henry's Cafe, Viale Col di Lana 4, 

vicinanze piazza XXIV maggio – Milano
presentazione libro Qundo Milano era da bere.
ingresso libero

giovedì 6 giugno 2013

Ed eccoci qua, finalmente il mio libro d'esordio ha visto la luce e iniziato il suo viaggio,  quanto sarà lungo questo viaggio non lo so, dipenderà anche da voi."Quando Milano era da bere"  è il titolo del mio romanzo.Ha avuto una gestazione lunga e difficile, difficile scriverla, troppo coinvolta, difficile trovare un editore serio, ma alla fine c'è l'ho fatta. Inizio col ringraziare gli amici che mi sono stati vicini in questo percorso e chi vorrà comprare il libro e condividere con me le storie su Milano, ma per non annoiare nessuno racconterò una storia stravagante, si fa per dire, accaduta pochi giorni fa, proprio  a Milano.Ero talmente immersa e coinvolta dall'uscita del mio libro ambientato negli anni 80 che in metropolitana, linea gialla, poco prima della fermata  Duomo vedo un donna seduta vicino a me che assomiglia in modo incredibile a una collega di lavoro che non vedevo da circa 20 anni!La fissavo e non riuscivo a non rispondermi: sarà lei o non sarà lei?  Sarà lei o non sarà lei ? E' CHIARO che diventava imbarazzante fissarla così e lei se ne stava accorgendo, a un certo punto mi sono decisa e gliel'ho chiesto: ma lei si chiama Paola ?Lei mi dice sorridendo: no, io  mi chiamo Rita.
Ok, mi scusi, mi ricorda tantissimo una vecchia collega, ma son vent' anni che non la vedo!
insomma lei scende in Duomo  e io la seguo fino al cambio con la linea rossa anche se dovevo andare da tutt' altra  parte perchè sento che c'è qualcosa che mi accomuna a questa persona:
morale ama l'arte, non si fa i ritocchi ed è contraria proprio come me alla chirurgia estetica.
Non so come siamo finite a parlare di questo, forse il tempo, i ricordi ma insomma  una donna intelligente e solare e scusate se è poco! Ci scambiamo indirizzi di posta e mi  saluta dicendomi : non hai rivisto Paola ma forse hai una nuova amica! Questa è Milano. Bisogna fermarsi , parlare, anche in metrò.
Lo  si fa poco e questo è un peccato perchè ogni occasione è buona per incontrare qualcuno sulla nostra strada, o meglio, sulla nostra "linea" e renderci la giornata più lieta e sorprendente 







Quando Milano era da bere
http://www.lafeltrinelli.it/products/9788897424789/Quando_Milano_era_da_bere/Angelica_Russotto.html

Quando Milano era da bere, la città spensierata degli anni 80, conta partecipare, esserci.Tanta voglia di vivere nel tentativo di esistere.
Questa è la cornice  che fa da sfondo alle avventure di Pamela e Gloria. Appena separate, forte è la voglia di riscatto nei confronti degli uomini che si dipana in avventure grottesche e ironiche. 
Ed eccoci qua, finalmente il mio libro d'esordio ha visto la luce e iniziato il suo viaggio,  quanto sarà lungo questo viaggio non lo so, dipenderà anche da voi.
"Quando Milano era da bere"  è il titolo del mio romanzo.
Ha avuto una gestazione lunga e difficile, difficile scriverla, troppo coinvolta, difficile trovare un editore serio, ma alla fine c'è l'ho fatta.
Inizio col ringraziare gli amici che mi sono stati vicini in questo percorso e chi vorrà comprare il libro e condividere con me le storie su Milano, ma per non annoiare nessuno racconterò una storia stravagante, si fa per dire, accaduta pochi giorni fa, proprio  a Milano.
Ero talmente immersa e coinvolta dall'uscita del mio libro ambientato negli anni 80 che in metropolitana, linea gialla, poco prima della fermata  Duomo vedo un donna seduta vicino a me che assomiglia in modo incredibile a una collega di lavoro che non vedevo da circa 20 anni!
La fissavo e non riuscivo a non rispondermi: sarà lei o non sarà lei?  Sarà lei o non sarà lei ?
E' CHIARO che diventava imbarazzante fissarla così e lei se ne stava accorgendo, a un certo punto mi sono decisa e gliel'ho chiesto: ma lei si chiama Paola ?
Lei mi dice sorridendo: no, io  mi chiamo Rita.
Ok, mi scusi, mi ricorda tantissimo una vecchia collega, ma son vent' anni che non la vedo!
insomma lei scende in Duomo  e io la seguo fino al cambio con la linea rossa anche se dovevo andare da tutt' altra  parte perchè sento che c'è qualcosa che mi accomuna a questa persona:
morale ama l'arte, non si fa i ritocchi ed è contraria proprio come me alla chirurgia estetica.
Non so come siamo finite a parlare di questo, forse il tempo, i ricordi ma insomma  una donna intelligente e solare e scusate se è poco! Ci scambiamo indirizzi di posta e mi  saluta dicendomi : non hai rivisto Paola ma forse hai una nuova amica! Questa è Milano. Bisogna fermarsi , parlare, anche in metrò.
Lo  si fa poco e questo è un peccato perchè ogni occasione è buona per incontrare qualcuno sulla nostra strada, o meglio, sulla nostra "linea" e renderci la giornata più lieta e sorprendente.